Secondo una recente ricerca di Save The Children Italia Onlus quasi due donne con figli su tre sono senza lavoro e negli ultimi anni sono state 800 mila le interruzioni di lavoro obbligate a causa di una gravidanza. Il tasso di occupazione si attesta inoltre su livelli preoccupanti per il nostro paese: circa il 50% per le donne senza figli (ben al di sotto comunque della media europea – 62%), ma scende al 45% al primo figlio, fino a perdere circa 10 punti nel caso di due figli. Problematica che già ben conosciamo e che secondo queste ricerche infine, potrebbero dare ricadute sulle famiglie italiane: infatti quasi il 23% dei minori è a rischio povertà, percentuale che sale al 28% per i figli di mamme sole.
Secondo gli ultimi studi disponibili, inoltre, le interruzioni del lavoro alla nascita di un figlio per costrizione che erano il 2% nel 2003 – sono quadruplicate nel 2009 diventando l’8,7% del totale delle interruzioni di lavoro.
Tenendo sempre presente che questi dati si riferiscono alle “dichiarazioni ufficiali”, e che quindi probabilmente le interruzioni dovute a questa causa sono molte di più: basta infatti pensare ai casi ancora diffusi di “dimissioni in bianco”, dimissioni volontarie, casi possibili di mobbing ed esigenze inconciliabili di conciliazione (es. costi dell’asilo troppo alti o mancanza di rete famigliare di supporto, …).
E la crisi ha confermato il triste record italiano sui tassi di inattività, soprattutto per la componente femminile, ed in particolare per quella nella fascia più giovane e in piena età feconda (25-34 anni), che ha riguardato il 35,6% delle donne nel 2010 e il 36,4% nel 2011. Dato che quindi è legato con il tasso di disoccupazione giovanile, che per le giovani si aggiunge alle discriminazioni per ipotetiche gravidanze future.
A chi infatti non è mai capitato durante un colloquio di sentirsi fare la famosa domanda “pensa di avere dei figli?”?! Domanda legittima per comprendere gli obiettivi futuri, che invece spesso viene utilizzata per discriminazioni illecite.
Qual è la vostra esperienza in merito? Parliamone insieme!