Ultimamente se ne sente sempre più spesso parlare: a scuola i programmi lo prevedono e nascono progetti, ma che cosa sia il coding e perché è importante forse non è così chiaro. I nostri bambini e ragazzi sono già nativi digitali, non sanno forse tutti usare pc/tablet/smartphone meglio di noi?
Qui sta il primo fraintendimento, il nostro utilizzo dell’informatica è sempre mediato da una interfaccia grafica che è stata appositamente realizzata per facilitarne l’uso: windows prima e il touch screen poi hanno reso la nostra esperienza con i pc più semplice. Ma il fatto che noi riusciamo a fare delle cose con lo strumento non significa affatto che ne capiamo la logica di funzionamento.
Quando vediamo un ragazzino che gioca con il tablet di fatto non è lui che usa lo strumento, ma al contrario è lo strumento che usa l’utilizzatore. Questo perché noi giochiamo secondo regole già prefissate, facendo ciò che chi ha programmato il gioco ha già previsto. Cosa c’è di così divertente in questo?
Cosa è il coding?
Si tratta del metodo attraverso cui si apprende il pensiero computazionale, proprio dei sistemi informatici. In questo modo bambini e grandi possono comprendere le logiche di funzionamento e non solo utilizzare applicativi e giochi. I modi attraverso questo avviene sono molteplici, ci sono giochi da tavolo con livelli diversi di difficoltà, App specifiche e molte altre risorse a disposizione.
Perché è importante?
Non si tratta solo del nostro rapporto con la tecnologia o un problema occupazionale (la scarsità di programmatori) ma qui è in ballo anche la democrazia. Già Barack Obama si rese infatti conto che il fatto di avere sistemi informatici così pervasivi e troppo pochi tecnici e programmatori in grado di gestirli e comprenderli poneva un problema di equa distribuzione della risorsa informazione. Proprio la amministrazione del Presidente USA ha quindi deciso di investire sull’insegnamento del coding nelle scuole americane equiparandolo all’apprendimento di una lingua straniera.
Per gioco e scuola
Ovviamente anche i produttori di giochi si sono resi conto dell’importanza del pensiero computazionale ed hanno proposto giochi che allenano le menti dei piccoli a questo linguaggio. Tra questi segnalo la linea Coding di Quercetti: che annovera tra gli altri Pallino e Rami, due giochi veramente interessanti e sfidanti anche per i grandi.
Unidida propone invece sia materiale didattico interattivo per privati e per la scuola, nonché pacchetti per PON, libri, guide e attrezzature sempre coding oriented.
Scratch fornisce un ambiente di programmazione visuale che consente di creare il proprio piccolo progetto di programmazione. Ovviamente i più piccoli dovranno essere un po’ aiutati, ma una volta iniziato ci prenderanno gusto!