Libero Grassi era un imprenditore siciliano che decise di compiere un gesto per la maggior parte delle persone impensabile: dire no al pizzo. Minacciato dalla mafia, il 10 gennaio 1991 risponde con una lettera sul Giornale di Sicilia e in seguito con un’intervista fatta da Michele Santoro a Samarcanda e questo segna la sua condanna a morte eseguita il 29 agosto 1991.
Solidaria Onlus, che insieme ad Addio Pizzo porta avanti la battaglia di Libero, ha indetto ormai da dieci anni un premio per tutte le scuole primarie (I e II grado) e secondarie italiane.
In particolare il premio Liberi Tutti per la scuola primaria prevede che gli istituti partecipanti partecipino al concorso con riflessioni, poesie, lettere e disegni ispirati alla frase di Sandro Pertini (tratta dal suo discorso d’insediamento alla Presidenza della Repubblica):
«Libertà e giustizia sociale costituiscono un binomio inscindibile, l’un termine presuppone l’altro: non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà, come non vi può essere vera libertà senza giustizia sociale.»
Le iscrizioni si chiuderanno il 31 gennaio 2014 e potranno essere effettuate tramite
- fax: 091.619734
- mail: edu@solidariaweb.org
- pec: solidaria-onlus@pec.it.
Gli elaborati dovranno essere inviati, solo tramite i due indirizzi mail, entro il 28 febbraio 2014.
I due elaborati migliori, scelti a insindacabile giudizio di una Giuria che sarà resa nota tramite il sito internet di Solidaria, saranno premiati durante una cerimonia pubblica che si svolgerà a Palermo entro il mese di maggio.
I premi consisteranno in una gita scolastica per ciascun vincitore (da concordare ovviamente con la scuola).
Un’occasione importante per parlare e far parlare i nostri ragazzi di mafia, di onestà, di coraggio e di scelte.
In un mondo sempre più anestetizzato al “tanto va sempre così” o al “cosa possiamo farci noi”, è importante far conoscere le figure umane di chi ha scelto di fare la differenza con semplicità, umiltà e coraggio.
Libero Grassi è uno di questi uomini, non un eroe donchisciottiano ma un uomo vero, che ha combattuto la paura e la violenza con la semplicità delle sue convinzioni.
Non sono pazzo. […] Non mi piace pagare. Perché la rinunzia è una rinunzia alla mia dignità di imprenditore, io [così facendo] divido le mie scelte col mafioso.
(Libero Grassi)