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Ferite: affrontiamole con calma

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I bambini sono dei piccoli cicloni che in estate raggiungono la loro massima energia, sprigionandola in corse sfrenate, salti acrobatici affiancati da giochi spericolati, che inevitabilmente spesso si trasformano in piccole o grandi ferite.
Quindi l’outfit estivo dei nostri figli si arricchisce di ginocchia e gomiti sbucciati, lividi violacei, arrossamenti, bruciature e con esse si può sfoggiare tutta una serie di cerotti fashionissini ed alla moda, con i personaggi dei cartoni animati più in voga del momento.

Le ferite vanno pulite adeguatamente

Gli incidenti più comuni sono, ovviamente, i capitomboli detti anche ruzzoloni o più semplicemente cadute che quando avvengono su ghiaia, cemento o asfalto, causano escoriazioni o abrasioni sulla cute.

In questi casi l’ideale sarebbe detergere con la classica soluzione fisiologica per pulire il naso dei neonati, quella in fialette monodose reperibile in farmacia o nei supermercati col reparto dedicato ai prodotti per l’igiene infantile.

Se la caduta è stata più “forte” può capitare che nella ferita rimangano dei residui di terra o altro che possa far infettare la ferita. In questo caso basterà utilizzare un qualsiasi disinfettante come l’acqua ossigenata che, durante l’applicazione producendo schiuma, pulirà riportando in superficie i corpi estranei.
Al bando il comune alcol rosso, quello che per intenderci, usavano le nonne; questo perché oltre ad irritare, disinfetta in misura minore rispetto all’acqua ossigenata.

Quando la ferita è molto estesa bisogna cercare, e qui le difficoltà aumentano con dei piccoli bambini urlanti, di lasciare agire il più possibile il disinfettante usato.
Una volta pulita e disinfettata, la ferita deve essere protetta per evitare eventuali infezioni.

Io applicò anche una pomata per la rigenerazione cutanea, per evitare che possano rimanere segni o cicatrici.

Se poi avete dei piccoli “Mario Merola” come i miei, che esibiscono platealmente le loro ferite come degni protagonisti di una sceneggiata napoletana, il consiglio è quello di convogliare queste doti da attori verso ruoli più vicini a quelli del “Dottor House”, trasformandoli in piccole crocerossine, coinvolgendoli nel loro pronto soccorso.

S.O.S. lividi

Partendo dal presupposto che affrontare cadute e capitomboli sono pane quotidiano per chi ha bambini piccoli, è bene avere sempre a portata di mano del ghiaccio secco o spray se si è in giro; mentre se siamo a casa avere delle buste di ghiaccio o i sacchetti refrigeranti di gel in freezer, sarebbe una buona cosa.
Io poi applico sempre dell’arnica in pomata per attenuare la formazione del bozzo.

Quando sono scottature

Tra tutte le tipologie di “incidenti” che possono capitare ai bambini, le scottature sono ciò che maggiormente mi preoccupano e mi mettono un po’ di ansia, ed a maggior ragione mi sono documentata su come trattare le piccole bruciature.
Ed ho scoperto che bisogna assegnare un bel bollino rosso ai rimedi della nonna in cui si applicava dell’olivo di oliva. No per diversi motivi, primo tra tutti perché potrebbe favorire la proliferazioni di batteri, non essendo un elemento sterile. No anche all’applicazione di ghiaccio, perché se non si è adeguatamente preparati si rischia di provocare un danno maggiore.
per acqua fredda corrente, sotto la quale bisogna tenere la parte scottata per qualche minuto.
Qualora si formasse ugualmente la classica vescicola da scottatura, vietato romperla; questa è una difesa naturale che forma la pelle e se dovesse scoppia accidentalmente, proteggerla con una pomata per le scottature e una protezione con garza sterile.
Quando le ustioni sono gravi non fare nulla se non recarsi al pronto soccorso dove la parte bruciata verrà trattata in modo adeguato al grado di ustione.

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