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Compiti a casa: istruzioni per l’uso.

compiti-vacanzeDopo una bella miscela di teoria su chi siamo e quale ruolo dobbiamo avere noi genitori per i figli nei confronti dei compiti a casa descritta in questo post, ecco una serie di esempi tangibili, in ordine sparso per far fronte alle difficoltà che noi o i nostri piccoli studenti possono affrontare nello svolgimento dei vari esercizi dati dalle insegnanti.

In primis, se i compiti vengono svolti al rientro da scuola, fare una bella pausa, di almeno 30 minuti, svagando la mente prediligendo un gioco al posizionarsi davanti alla TV.
Il gioco non deve essere particolarmente stressante a livello mentale, quindi eviterei gli scacchi o simili :), e allo stesso tempo non dovrebbe eccitare troppo il bambino, come potrebbe fare un videogames. Ma anche in questi casi le tempistiche sono fondamentali quindi qualora il bambino scelga proprio l’utilizzo della PSP si potrebbe ridurre il tempo di gioco a 10/15 minuti e il restante tempo fare qualcosa di più rilassante.

Organizzazione prima di tutto

Chi ben inizia è già a metà dell’opera. Banalità? Forse, ma è una grande verità.
Operazione fondamentale prima di iniziare è quella di organizzare l’ambiente fisico e mentale in modo adeguato; quindi riordinare lo spazio gioco, se vicino alla zona studio, per evitare che possa creare distrazioni, isolarsi da fratelli/sorelle, animali o amici in visita. Ordinare la postazione studio, quindi la scrivania o il tavolo della cucina qualora si usasse questo e predisporre tutto il necessario allo svolgimento dei compiti come il materiale base quali penne o matite, gomma, evidenziatori, righello, forbici, ecc.
L’ambiente deve essere ben arieggiato e con un’ottima luce questo perché il cervello ossigeni bene e la vista non si affatichi. Sembrano sciocchezza ma sui bambini hanno grossi effetti.

Passiamo poi all’organizzazione, vera e propria, dei compiti a casa. È fondamentale avere sott’occhio tutto ciò che bisogna fare consultando il diario che deve essere letto insieme, per i più piccini, verbalizzando per far acquisire un metodo al bambino: Cosa c’è da fare? Cosa ti serve? Lo sai già fare?
Una volta recuperato tutto il materiale necessario per lo svolgimento dei compiti come quaderni, libri e vocabolario, pianificare il da farsi secondo una scaletta concreta e fattibile che segua una logica. Descrivere precisamente ciò che c’è da fare senza lasciare nulla all’immaginazione. Quindi sarà: leggere il racconto, fare il riassunto, completare la scheda, fare il problema e colorare gli insiemi e non fare italiano, matematica o tecnica. È fondamentale che tutto sia ben descritto.

Altra cosa molto importante è quella di decidere dall’inizio quando fare una pausa e la gratificazione/premio; accordi che nel corso dello svolgimento possono essere ricordati.

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