Oggi parliamo di educazione ambientale con il primo guest post di Francesca Graziani, autrice del blog Naturalmente ed esperta della materia.
Nella nostra epoca l’educazione ambientale è diventata un’opzione irrinunciabile. Non ho scritto “per i bambini” volutamente, perché ce n’è necessità per tutti, anche per gli adulti.
Non serve ricordare quanto il mondo in cui viviamo sia sempre più inquinato, sporco, cementificato, artificiale, impoverito in termini di bioversità e di estensione delle aree naturali. E allora non c’è altra speranza che educare i nostri bambini a rispettare l’ambiente, anzi, prima ancora di tutto a viverlo e amarlo, in modo che ne siano loro stessi i primi fruitori e quindi futuri responsabili della sua conservazione.
Non a caso una delle prime ambientaliste, se non la madre dell’ambientalismo moderno, Rachel Carson (l’autrice di “Primavera Silenziosa”), poneva l’accento proprio su questo aspetto:
“Più riusciamo a focalizzare la nostra attenzione sulle meraviglie e le realtà dell’universo intorno a noi, meno dovremmo trovare gusto nel distruggerlo.”
L’educazione ambientale si traduce così in educazione permanente della persona.
Come si riporta tutto ciò nella vita quotidiana? Il principio fondamentale dell’educazione ambientale si riassume nel famosissimo detto (attribuito a Confucio):
“Se ascolto dimentico, se guardo capisco, se faccio imparo”
È evidente come questa modalità educativa si possa e si debba applicare anche all’educazione ambientale. E allora:
- Portiamo spesso i bambini fuori, all’aperto, possibilmente fuori città a vedere la natura: passeggiate nei boschi, in campagna, nelle oasi delle principali associazioni ambientaliste (che sono attrezzate per attività didattiche con i bambini), ma anche a fare un semplice picnic nel verde, in modo che possano osservare e vivere la natura.
- Adottiamo comportamenti responsabili in casa, nella vita di tutti i giorni: è pacifico che i bambini ci guardano e imparano da noi anche i piccoli gesti quotidiani. Per fare esempi spiccioli, se un bambino non ha mai visto, in casa propria, buttare la carta o la plastica insieme ai rifiuti indifferenziati, gli verrà sempre spontaneo differenziare i rifiuti, non lo vivrà mai come una fatica o un’imposizione . Facciamo adottare loro in casa questi piccoli accorgimenti, le solite cose di cui si parla molto ma che spesso per pigrizia non mettiamo in pratica: spengere le luci dove non le usiamo, differenziare i rifiuti, risparmiare l’acqua cominciando dal chiudere i rubinetti mentre ci laviamo o spazzoliamo i denti, non sprecare cibi, né carta, fare qualche tragitto a piedi e con i mezzi pubblici invece che sempre in macchina e infine abituarci tutti a non tenere troppo alto il riscaldamento in casa (né l’aria condizionata d’estate, senza la quale sembra che non si possa più vivere, ma questo è un discorso a parte…)
- Abituiamoli anche fuori casa ad avere rispetto di ciò che è di tutti. Io faccio sempre notare ai miei bambini le cose che mi fanno arrabbiare per quanto riguarda il mancato rispetto dell’ambiente e degli spazi comuni (che in Italia è purtroppo molto diffuso): cose come i mozziconi di sigarette dappertutto, sulle spiagge (cari fumatori, non serve a nulla seppellirle sotto pochi cm di sabbia, tornano fuori, a portata di bambino), nei giardini, in terra, sui marciapiedi; rifiuti sparsi un po’ ovunque … e tutti gli altri comportamenti dove il “comodo proprio” va a scapito dei beni di tutti.
- Cerchiamo di far loro conoscere le varie componenti dell’ambiente naturale: quando siamo fuori attraverso l’osservazione degli elementi e magari la raccolta di qualche piccolo reperto (ne parleremo più avanti); ma può essere stimolante anche l’approccio casalingo attraverso libri, documentari, libriccini-attività studiati per i bambini che possano coinvolgerli e interessarli: la conoscenza è alla base del rispetto!
Queste cose richiedono un pochino di impegno, è vero, ma si tratta sicuramente di tempo e fatica spesi bene, sarà un piccolo grande contributo che daremo a due cose importantissime: la salute dell’ambiente e fare dei nostri bambini delle persone responsabili!