Ci sono piccoli disturbi nei bambini che generano però scombussolamento e fastidio. Nulla di allarmante ma vanno contrastati. Uno di questi è l’acetone.
Cos’è l’acetone? È un disturbo del metabolismo che si manifesta con un classico odore di frutta marcia nell’alito dei bambini e che si origina da un fenomeno chiamato chetosi. A sua volta la chetosi è quello stato dell’organismo in cui non si ha più a disposizione abbastanza zuccheri nel sangue per svolgere le funzioni richieste dal nostro corpo nell’arco della giornata.
Non avendo più zuccheri il nostro corpo inizia ad attaccare i corpi chetonici che servono per metabolizzare i grassi, traendo da essi la propria energia.
In pratica si tratta di un meccanismo metabolico di emergenza che, però, presenta degli effetti collaterali, ovvero vomito violento e nausea persistente che peggiorano le condizioni di debolezza del bambino portano alla disidratazione.
Nulla di serio o irreversibile, ma di sicuro è un meccanismo da bloccare al più presto per evitare il ricovero e la reidratazione forzata. Come sappiamo infatti quando si ha il vomito è più difficile trattenere il liquidi, innescando un circolo vizioso di difficile gestione.
Cosa fare per risolvere il problema?
Ovviamente diamo per scontato di aver avvisato il pediatra, che come sempre è la cosa migliore da fare. Ma se il medico non c’è o non è reperibile?
Per prima cosa, anche se i conati non si placano, è importante mantenere il bambino idratato facendolo bere poco e spesso. Possono andare bene acqua e zucchero, ghiaccioli, soluzioni saline e perfino coca cola molto fredda.
Quando gli episodi di vomito saranno scomparsi da più di otto ore potremo reintrodurre cibi solidi, ma sempre in piccole quantità e cominciando da quelli più digeribili come patate lesse, cracker, riso, biscotti lessi o piccoli pezzi di banana.
Se il vomito non si calma dovremo ricorrere, su consiglio e sotto il controllo del pediatra, a un antiemetico specifico per evitare la disidratazione.
Noi genitori dobbiamo ricordare alcune semplici regole per non farci prendere dal panico:
- mai forzare il bambino a mangiare
- il quantitativo di cibo rimesso non dipende dalla gravità del problema ma dalla quantità di cibo ingerito precedentemente
- far bere poco e spesso piuttosto che molto in una volta sola.
Voi vi siete mai trovati alle prese con l’acetone? Come avete risolto il problema?