Perché scegliere abbigliamento biologico per bambini

Si sa che i bambini crescono alla velocità della luce e spendere cifre alte per il loro abbigliamento è spesso inutile, ma c’è un caso particolare in cui ci sentiamo di consigliarvi di investire un po’ di più per vestire i vostri bambini: quando dovete scegliere fra abbigliamento biologico e non.

Molti di noi riciclano i vestiti di figli più grandi, cugini, amichetti ed è cosa giusta e sacrosanta e molto rispettosa per l’ambiente (meno campi fruttati, meno energia degli impianti utilizzata, meno sostanze inquinanti immesse nell’ambiente), ma ci sono casi, come il mio ad esempio per mille motivi abbastanza sciocchi ma non superabili, in cui si sceglie di acquistare tutto nuovo.

Quindi di solito o si spendono grandi cifre in abbigliamento costoso, o si cerca di risparmiare comprando vestiti a basso costo magari anche al mercato da rivenditori di marche sconosciute (lo preciso perché ci sono anche banchi del mercato con prodotti non costosi ma di ottima qualità).

Nel primo caso onestamente non vedo il motivo di acquistare abbigliamento stra-firmato che andrà dismesso dopo pochi mesi. Anche perché non sempre “firma” è sinonimo di qualità e sicurezza.

Nel secondo caso mi viene proprio da chiedermi se abbiamo riflettuto seriamente sui possibili rischi a cui andiamo incontro acquistando prodotti provenienti da Paesi senza controlli di sicurezza sui tessuti e per di più rivenduti senza un minimo di check di qualità di un produttore europeo.

Lo scorso anno Greenpeace ha reso nota una indagine svolta nei propri laboratori (non sono ancora note risposte delle aziende coinvolte quindi non posterò il link alla ricerca per correttezza) secondo la quale molte aziende che producono abbigliamento sia di alta moda che di fascia media hanno un problema di sostanze tossiche ancora presenti sui propri tessuti.

Non sono noti effetti dannosi per la salute dovuti alle sostanze tossiche indicate da Greenpeace nelle concentrazioni rilevate, quelli dal punto di vista dell’inquinamento e della gestione rifiuti sono ormai dato di letteratura.

Aziende importanti come H&M e Mark&Spencer hanno già fatto scelte forti in materia di eliminazione delle sostanze tossiche dai propri capi di abbigliamento, quindi una via alternativa esiste.

Ma come possiamo difenderci noi come consumatori quando non conosciamo le politiche di un’azienda?

Per prima cosa informandoci su internet presso il sito dell’azienda e facendo domande dirette, ma anche facendo scelte di capi di abbigliamento certificati OEKO TEST 100 o Ecolabel.

E ovviamente scegliendo il più possibile abbigliamento prodotto con tessuti biologici.