In questo articolo riprendiamo l’argomento dell’amicizia iniziato a trattare nello scorso articolo con il consiglio di leggere il libro “Chi trova un pinguino”.
Eh sì perché si pensa che l’amicizia, siccome vissuta anche da noi grandi, non sia un terreno sul quale soffermarsi quando si tratta del bambino… e invece sì! Sì perché l’amicizia tra due bimbi non è interessata dagli stessi meccanismi di quella tra due adulti, sì perché l’amicizia tra bambini merita tutta l’attenzione di noi adulti e non va minimizzata.
Già nello scorso articolo avevo spiegato la difficoltà che caratterizza l’inizio dell’amicizia tra pari dovuta al fatto che il bambino scopre che l’altro può anche creare opposizione e, quindi, il suo egocentrismo non è sempre soddisfatto. Per avere amici, deve scendere a patti con questa realtà e accettare di non poter aver sempre ragione, non poter sempre vincere, non poter avere sempre l’ultima parola…
Le prime amicizie sono spesso molto deludenti per il bambino che è abituato a frequentare solo adulti: per questo il primo consiglio che mi sento di dare è di far frequentare al bambino, anche prima dei tre anni, se non frequenta l’asilo nido, dei luoghi dedicati all’incontro e allo scambio con altri bambini. Arrivare totalmente impreparato all’incontro con l’altro può essere infatti fortemente frustrante, e l’unico modo per evitarlo, è iniziare il prima possibile i contatti con gli altri bambini, anche più grandi di qualche anno.
Le amicizie dei piccoli, infatti, sono spesso rivolte a figure più grandi: questo perché il bimbo vede, nell’amichetto più grande, la sua possibile trasformazione, il passaggio, per poter poi finalmente accedere al mondo adulto.
Importante è anche sottolineare che le amicizie del bambino non vanno di pari passo con le amicizie dei genitori. È quindi inutile obbligare i propri figli a vivere le amicizie con i figli dei propri amici…potrebbe nascere amori (e in questo caso meglio per i grandi), ma anche forti antipatie e gelosie. In questo caso, va rispettata la scelta fatta dai bambini.
Come nessuno ci impone le amicizie così dovremmo fare noi nei loro confronti, non credete?