Una volta avevo una memoria di ferro: sul lavoro come nella vita privata non mancavo un appuntamento, un compleanno, una scadenza. Ora, e faccio fatica ad ammetterlo, non è più così, il tempo passa e io sono bombardata di informazioni e di cambi repentini di priorità. Quindi spesso ho fatto fatica a tener dietro a tutto.
Una mattinata tipo
Ecco quello che mi succede più o meno ogni giorno: accompagno mia figlia a scuola e nel frattempo ricevo 2-3 messaggi WhatsApp: una proposta di uscita per il week end da parte di amici, un messaggio della rappresentante di classe che comunica scadenze/quote da versare. Arrivo in ufficio e nel frattempo ho letto le mail della mia posta privata dove magari ho trovato comunicazioni riguardanti il blog cui devo rispondere in serata. In ufficio normalmente ho delle cose da fare/progetti da seguire, ma l’ambiente è molto fluido: capita che ci siano problemi urgenti da sistemare, oppure si decide di dare diverse priorità alle pianificazioni.
L’agenda classica
Per anni sono andata avanti con una agenda settimanale (settimana sulla pagina a sinistra e appunti sulla destra) ma alla fine lo trovavo un sistema poco flessibile, che mi aiutava a tener sotto controllo le scadenze ma non i progetti. Ho provato anche il sistema Bullet Journal inteso come sistema di liste, ma questo mi faceva perdere di vista la dimensione temporale e le scadenze.
Poi mi sono decisa a leggere il libro: ‘Il Metodo Bullet Journal’ di Ryder Carrol e ho avuto un’illuminazione.
Il mio Bullet Journal
Carrol nel suo libro chiarisce molto bene il fatto che il metodo da lui inventato deve adattarsi alla vita di ciascuno, allora ho capito il motivo per cui nessuna agenda sembra mai quella giusta per me.
Siccome la mia vita lavorativa e personale assomiglia ad un flusso non strutturato, ho deciso che semplicemente avrei tentato di assecondarlo: quindi io ogni mattina annoto la data del giorno e inizio a scrivere quel che succede, utilizzo un semplice sistema di simboli e colori che mi permette di distinguere le cose da fare, le note, gli avvenimenti/pensieri.
Uso il nero per il lavoro, il rosso per la vita personale e il verde per le cose riguardanti il blog.
Ho scoperto che annotando le cose nell’esatto momento in cui succedono guadagno molta tranquillità e non perdo niente. Poi ovviamente ogni giorno scorro quelli precedenti e spunto le che ho completato e vedo che cosa rimane. Talvolta ho anche bisogno di liste più strutturate, relative ad esempio a singoli progetti oppure a Libri/Serie che voglio vedere e queste occupano una zona a parte. Per gli impegni programmati nel futuro uso un semplice schema mensile.
Documentando la mia vita in questo modo riesco ad avere tutto nello stesso posto e sento il cervello più libero, pronto a concentrarsi su un singolo compito per volta e con la mente non saltello più da una cosa da fare all’altra in preda all’ansia.
Una nota a parte la dedico alla calligrafia: bellissimi i Bullet Journals che vediamo su Pinterest. Purtroppo il mio non è un corsivo svolazzante e mi rassegno pure a questo: il mio Journal è come mi viene, con le cancellature, le frecce, gli schemini. Mi rispecchia, come è giusto che sia, no?