Quando nasce un bambino si sa che tutti hanno una buona parola da dare alla mamma. Ciascuno si sente in dovere (e in potere) di dire la sua su qualsiasi aspetto. Il tutto parte già dalla gravidanza: chiunque ti incontra e vede il pancione allunga la mano e inizia a raccontare episodi più o meno da film horror di gravidanze e parti di tutte le persone che conosce fino alla 20ima generazione.
Ma fin qui tutto bene (più o meno).
Il peggio arriva appena il cucciolino/a vede la luce. Ognuno sa cosa fare, ha consigli da dare (non richiesti).
E soprattutto il primo mese, tutto questo finisce col creare non poca confusione nel già precario equilibrio di una neomamma. Ma non temete. Il fenomeno non è solo tipicamente italiano. Siamo in buona compagnia! ;) Vivendo all’estero e avendo trascorso la gravidanza e il parto qui in repubblica dominicana ho potuto notare che questo atteggiamento non ha limiti geografici. Anzi!
Vivendo a contatto con molte culture oltre a quella italiana, ho visto i consigli non richiesti moltiplicarsi tante volte quante sono le nazionalità delle persone che mi circondano. E a seconda del proprio “credo” e background storico e sociale, via quindi a consigli di ogni genere!
Vi posso assicurare che ne ho sentite di ogni genere… e lingua!
Dopo il primo mese in cui tutti questi consigli (e soprattutto gli ormoni) mi hanno mandata in crisi, devo dire che c’è stato anche di che ridere!
Volete qualche esempio?
In repubblica dominicana sono convinti che la neomamma non deve lavarsi i capelli per 40 giorni. Ma siamo seri? Priscilla è nata il 1 di luglio con 40 gradi all’ombra e 80% di umidità. Col cesareo in ospedale non ero molto agevole, ma i capelli son stati la prima cosa che ho lavato appena arrivata a casa. Figuriamoci aspettare 40 giorni, sarei diventata calva in molto meno tempo!
Nonostante i 40 gradi il consiglio più diffuso è quello di coprire il/la bambino/a. Da neonato trovi solo vestiti a manica lunga e per tutti i primi mesi sono abituati a vestirli di tutto punto, cappellino e guanti compresi! Il tutto finito con una bella coperta di pile. Presa dall’ansia post partum, per i primi due giorni ho seguito il trend. Risultato? Bambina al limite della disidratazione il terzo giorno. Su consiglio della pediatra quindi solo pannolino e passeggiate al tramonto per fare scorta di raggi del sole (la bimba aveva anche un leggero ittero, patologia sconosciuta qui e il sole era l’unica cura).
Vi giuro che sembravamo degli alieni!
I dominicani sono poi anche convinti che i bambini fino ai 40 giorni non possono uscire dopo il tramonto… neanche in giardino o nel patio. Non vi dico quante volte son stata fermata per strada perchè qualcuno doveva ricordarmi di rientrare a casa o di coprirla! E alla mia gentile risposta “seguo le indicazioni della pediatra” qualcuno si rasserenava. Qualcun altro invece si faceva il segno della croce guardandoci con occhi pieni di pietà. E le scene comiche potrebbero andare avanti all’infinito.
Ma son sicura che non sono la sola ad aver vissuto scene da manicomio e aver ricevuto i consigli non richiesti più bizzarri e stravaganti.
Quali sono le cose più assurde che vi sono state dette? Son curiosa di sapere i vostri consigli non richiesti più assurdi che avete ricevuto!
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