Se dicessi che Ludwig van Beethoven, famosissimo compositore e pianista tedesco, era sordo, mi credereste? Eppure era così. Il difetto di ipoacusia di cui soffriva, degenerò e divenne totale sordità… Eppure il compositore continuò a scrivere e suonare musica che ancor oggi è invidiata dai più.
Un bambino non udente, comunemente definito “sordo”, andrà incontro nella sua vita ad una serie di conseguenze che il suo deficit comporta:
- Interazioni interpersonali ed ambientali
- Sviluppo del linguaggio
- Successo scolastico
Elementi che tutti insieme determineranno delle implicazioni significative per lo sviluppo emotivo, cognitivo e sociale del bambino sordo.
I cambiamenti all’ainteno della famiglia
L’arrivo di un bambino non udente influenza tutti i membri di una famiglia, i cambiamenti sono avvertiti e vissuti da tutti quanti i famigliari; i fratelli maggiori, per esempio, rischiano di risentire di questa situazione in modo evidente, in quanto in seguito alla diagnosi di handicap del fratello più piccolo si dedica loro minore attenzione e tempo.
Altra figura che risente in modo particolare di questo evento è la madre, in quanto tende ad assumersi il maggior carico di soddisfare i bisogni del figlio sordo.
Anche la coppia genitoriale ne risente: così come spesso accade, anche in presenza di altri handicap, non è possibile prevedere le potenziali ripercussioni sulla vita di coppia che conseguono all’arrivo di un figlio portatore di disabilità, tuttavia la qualità diversa della vita si ripercuote sui genitori come maggiore fonte di stress e ciò rende ancor più necessario l’esigenza di un sostegno sociale che accompagni mamma e papà nel corso dell’infanzia del proprio bambino sordo.
Diagnosi precoce ed interazioni sociali
Per lo sviluppo sociale del bambino sordo sono molto importanti le interazioni che tali bambini hanno con i loro genitori nei primi periodi di vita: essi costituiscono il punto di partenza per l’esplorazione e l’apprendimento.
Per i bambini udenti sono molto importanti l’olfatto, il sentire la voce della propria mamma, riconoscerne le inflessioni che determinano differenti stati d’animo, in quanto essi sono elementi che determinano le origini dello sviluppo e del contatto sociale.
Il bambino sordo utilizza come primi elementi di questo legame emotivo tra madre e piccolo il sorriso, le stimolazioni tattili che avvengono in modo ritmato oppure, posizioni corporee particolari.
Le motivazioni:
Le motivazioni che possono causare menomazione dell’udito sono differenti: una malattia della madre, una malattia infantile, una complicazione nella nascita o durante la gravidanza; tuttavia molto importante e determinante è, per i genitori, avere una diagnosi precoce che permetta loro ed in particolar modo alla madre (prima figura di attaccamento) di mettere in atto delle strategie compensative adeguate.
Per esempio: la funzione calmante, nel piccolo, prodotta generalmente dalle vocalizzazioni materne, può essere compensata nel bambino non udente da un contatto fisico più intenso, da un aumento delle stimolazioni tattili e da una accentuazione delle espressioni del viso.
Superato lo scoglio della diagnosi e dei problemi concreti ed emotivi che ne derivano, i genitori possono partecipare a programmi di intervento precoce al fine di stabilire con il loro piccolo una relazione adeguata e rimodellata sulle esigenze del bimbo non udente al fine di favorire uno sviluppo adeguato alla sua età e percorso evolutivo.
Vi lascio, come spesso faccio un filmato da vedere.
Questo bimbo è nato sordo ma a 8 mesi, grazie ad un apparecchio per l’udito, riesce a sentire per la prima volta la voce di sua mamma. Guardate la sua reazione.