In questo post faccio rivelazioni sconvolgenti, quasi impensabili per chi mi ha conosciuta nella mia seconda vita: io, da piccola, odiavo leggere.
Da bambina, quando frequentavo quelle che oggi vengono chiamate scuole primarie, non amavo la lettura; sarà stata colpa della mia insegnate “filonazzi”, che menava e aveva preferenze sempre ben evidenti, fatto è che quanto odiassi io l’andare a scuola e i libri pochi lo sanno.
A 21 anni mi innamorai di un collega copywriter, romantico, sognatore che oltre a vivere a pane e libri aveva il pregio di trasmettere la passione e l’amore per essi. Il suo primo regalo fu appunto un libro con una dedica straordinaria. Divenne il mio preferito. Ancora oggi mi capita di rileggere quella dedica e ricordare con quale passione e gioia me ne raccontò la trama. Grazie al suo modo così coinvolgete iniziai il libro, rapita da esso ancor prima di leggerlo. Lo divorai letteralmente e questo grazie a quella dedica e al modo con cui mi venne introdotto.
Mia figlia, seienne rampante, odia leggere. Chissà come mai mi ci rivedo molto così come, per un periodo, rividi in me anche l’insistenza con cui mia madre mi costringeva a leggere, e questo non è bene.
Più io insistevo e più la Grande si ostinava a leggere in modo svogliato, e anche questo non è bene.
Poco tempo fa mi venne offerta la possibilità di scrivere un post sponsorizzato per la linea Junior di Giunti Editore.
“Andiamo bene” mi sono detta “non sarò mai in grado di rendere interessante questo post, pessime premesse con la seienne reticente alla lettura”.
Poi mi arriva il pacchetto contenente due libri. Il primo lo lessi subito: Il PAESE all’incontrario. 60 pagine per le prime letture, ricche di coloratissimi disegni e con una trama davvero interessante. Eseap, paese all’incontrario in un’isola che sta sempre all’orizzonte, è un posto dove tutti i ruoli sono capovolti, gatti che vivono nelle fogne e topi che fanno le fusa, anziani che vanno a scuola per disimparare ciò che hanno imparato nella vita e bambini che siedono nella sala consiliare del comune.
Una storia che aiuta ad affrontare in modo differente temi come il rispetto e libertà o come il consumismo, l’arroganza del potere e del turismo ad ogni costo.
Disimparare per apprendere. Se ci fidiamo di più dell’istinto dei bambini questi ci suggeriranno la corretta via.
Detto fatto.
Prendendo spunto dal racconto ho proposto alla Grande di giocare al paese all’incontrario in cui i figli sono coloro che decidono ed i genitori quelli che ascoltano ed obbediscono.
Inutile dirvi dove ho fatto sì che la narrazione arrivasse.
La Grande mi chiedeva di leggere ed io che mi lamentavo. I ruoli ribaltati, all’incontrario. Alla fine era esasperata perché non riusciva a trovare il modo per convincermi che leggere è bello.
Abbiamo giocato così per un bel po’.
Arrivò l’ora della nanna. Io scrissi una dedica sul libro Il PAESE all’incontrario e lo appoggia sul suo comodino.
L’indomani la grande si svegliò di buon’ora, trovò il mio regalo e ne rimase affascinata. Venne da me, me lo mostrò e mi disse: “vado in giardino a leggere così magari ci sono storie che possiamo rifare”.
Non so, sarà fortuna o coincidenza o magari questa volta sarò stata brava io, certo è che senza questa bella iniziativa #libripercrescere della Giusti Junior io non sarei “cresciuta” e mia figlia che si mette a leggere un libro spontaneamente… Non sarebbe mai accaduto.
Quindi, se anche voi avete figli che non amano leggere e volete testare quanto improvvisato da me, cliccate sul banner qui a fianco e potrete approfittare della promozione Narrativa Giunti per Ragazzi, che prevede uno sconto del 25% su questo libro e su una novantina di titoli facenti parte di 10 collane, (Gru, Gru Ridi Ridi, Libri Dr Seuss, Classici Tascabili, Mitologica, Capolavori Contemporanei, Indimenticabili Pocket, Extreme Adventures, Un Divano Per 12 e Leggo Io) pubblicate da Giunti Junior.
Noi, poche pagine ed abbiamo finito il libro (non lo avrei mai detto), ed in più la Grande si diverte a leggere al fratellino treene il secondo libricino a forma di bus regalatoci da Giunti Kids: Autobus.
Quindi #libripercrescere sia per grandi medi e piccini.
“Il Paese all’incontrario” è uno dei libri preferiti di Sofia. Quando l’ho comprato mi ha affascinato proprio il principio che guardando tutto al contrario potessimo arrivare a riflettere comunque sulla nostra quotidianità. E così è stato.
Sofia, 10 anni tra pochi giorni, inizia piano piano a leggere da sola la sera ma niente è più bello per lei che leggere un libro insieme.
Come darle torto??? :-)
un abbracciooooo
Elena ho scoperto questo libro grazie all’iniziativa #libripercrescere e, come dici tu, le cose viste da un’altra prospettiva, al contrario appunto, ci aiutano nel quotidiano. Per Carlotta la lettura in solitaria è ancora un traguardo lontano. Ma ci stiamo impegnandooooo :D.
Bacio <3